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Collezionisti, apritevi al mondo

Il collezionismo di macchine per scrivere deve compiere un salto di qualità. E deve sapersi far conoscere. Non possiamo rimanere chiusi nelle nostre collezioni, mandando le foto dei nostri pezzi agli amici. E’ troppo riduttivo. Dobbiamo fare cultura, aprirci all’esterno.

Non abbiamo i grandi numeri dei collezionisti di retro-computer, ad esempio, ma dalla nostra parte abbiamo il fascino di strumenti che possono avere anche 120-130 anni. Crediamo che i prossimi mesi saranno decisivi e che assisteremo a un rilancio del movimento collezionistico.

Alla Mostrascambio di Gambettola, ai primi di maggio, lo stand delle macchine per scrivere in cui hanno esposto Domenico Scarzello, Cristiano Riciputi e Urbano Laghi ha riscosso il solito successo. C’è da dire che il Mercatino quest’anno aveva tante cose ma poche Typewriter di qualità, ahinoi. Ma come al solito si è fermata tantissima gente a fare domande, incuriosita dai pezzi più rari.

Credo che se ogni collezionista fosse più aperto riuscirebbe a fare appassionare diversa gente al fantastico mondo delle typewriters.

Firmato

Il Remington della Romagna