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Enigma, decifrare una vittoria. I polacchi al servizio dell’Europa

Anche il museo della scrittura meccanica di Bra ha partecipato sabato 18 gennaio all’inaugurazione della mostra “Enigma, decifrare una vittoria. I polacchi al servizio dell’Europa”. La mostra, che resterà aperta fino al 9 febbraio, è stata organizzata dal sindaco di Cesena Paolo Lucchi, dalla presidente dell’associazione Polonia Bernadeta Grochowska e dal presidente dell’associazione delle famiglie dei combattenti polacchi in Italia Maurizio Nowak. I relatori sono stati Marek Grajek, crittografo e coautore della mostra e Antonio Fucci, esperto di Enigma e di telecomunicazioni militari.

Al Palazzo del Capitano di Cesena sono esposti alcuni esemplari della macchina Enigma, la rara macchina cifrante elettromeccanica utilizzata dai tedeschi come principale mezzo di comunicazione militare nel corso della II guerra mondiale. Era un apparecchio che trasmetteva messaggi cifrati ma, grazie allo studio di alcuni giovani matematici polacchi, se ne scoprì la soluzione e le sorti della guerra cambiarono. Le macchine esposte sono quelle del collezionista bolognese (ma fanese d’adozione) Antonio Fucci. Nata su un tentativo di commercializzazione poi fallito, fu ampiamente utilizzata dal servizio delle forze armate tedesche durante il periodo nazista. La sua facilità d’uso e la sua presunta indecifrabilità furono le maggiori ragioni per il suo ampio utilizzo. Nonostante fosse stata modificata e potenziata nell’arco del periodo di utilizzo, un nutrito gruppo di esperti si impegnò a lungo con successo per violarla. I maggiori contributi nella decifrazione furono dati da furono Marian Rejewski e da Alan Turing che riuscì a velocizzare il processo di decrittazione. La decrittazione dei messaggi cifrati con Enigma fornì per quasi tutta la seconda guerra mondiale importantissime informazioni alle forze alleate.

Enigma aveva l’aspetto di una macchina per scrivere con due tastiere: una vera, posta nella parte bassa, e una nella quale i tasti erano sostituiti da lettere luminose che si accendevano ogni volta veniva premuto un tasto sulla tastiera effettiva: la sequenza delle lettere che si illuminavano dava il messaggio cifrato

La mostra è aperta il mercoledì, il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30; il martedì e il venerdì dalle 16,30 alle 19,30.